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Il Giornale dell'Architettura - Newsletter 117 - Newsletter 117. Proposte indecenti?
14/12/2017
Proprio mentre il CNAPPC sta presentando ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo contro la sentenza del Consiglio di Stato 4614/2017, che ha considerato legittimo il bando del Comune di Catanzaro (quello che prevedeva l’affidamento dell’incarico per il Piano Strutturale Comunale al costo di 1 euro), proponiamo una serie di contributi, sviluppati con l'Ordine degli architetti di Torino, nostro partner: tra difesa della dignità del lavoro intellettuale, confini dell'autopromozione, pareri del giurista, avvocati del diavolo e voci della coscienza (che farà rima con decenza…?). Siamo però anche andati a chiedere agli unici partecipanti al bando perché l'avessero fatto, scoprendo che in realtà è previsto un dignitoso rimborso spese e che le magagne ci sono per gare simili sotto altri campanili del Belpaese (con tanto di nomi).
Comunque, non è detto che, per quanto concerne gli affidamenti pubblici d'incarico, chi ben cominci sia a metà dell'opera: chiedere a Pica Ciamarra Associati in merito al PUC di Caserta per credere...
E, per rimanere nel medesimo ambito legato alla "vita di forme" di una professione e alla sua riconoscibilità pubblica, dalla Catalogna riportiamo l'approdo di una legge sull'architettura (la seconda in Europa dopo quella francese, che ha festeggiato i suoi primi 40 anni!); una legge comunque armonizzata rispetto al Codice degli appalti vigente nella Spagna tutta, al netto delle istanze secessioniste.
Cambiando scenario, chissà se, prima di accettare, Michele De Lucchi avrà considerato indecente la proposta di Giovanna Mazzocchi, patron di Editoriale Domus, di dirigere la rivista decana nel 2018, quando compirà 90 anni? Già, perché il neodirettore resterà in sella solo un anno; e così sarà anche per i 9 suoi successori che si avvicenderanno nel decennio a venire per portare il mensile fondato da Giò Ponti nel 1928 al centenario. Difficile pensare allo sviluppo di una linea editoriale con soli 10 numeri a disposizione: spazio dunque all'autorialità? Auguriamo comunque buon lavoro a De Lucchi, così come a Francesco Dal Co che, nella situazione diametralmente opposta per l'altrettanto gloriosa rivista coetanea, è saldamente al timone di "Casabella" dal lontano 1996. L'equilibrio starà forse nel mezzo?
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